teatro per l'infanzia e le nuove generazioni
Il teatro-canzone di Ferruccio Filipazzi
SOGNI BAMBINI

di e con: Ferruccio Filipazzi
scene e istallazioni: Marco Muzzolon
disegno luci: Carlo Villa
tipologia: teatro d'attore, d’oggetti con canzoni originali dal vivo
età consigliata: dai 3 ai 10 anni
Forse ci sono cose sugli alberi che gli adulti non riescono a vedere. Anzi, guardando bene, non sono cose, sono case, case costruite sugli alberi. Perché sugli alberi il cielo è più vicino. E le case sugli alberi si sa, le possono abitare solo i bambini. Installazioni sospese nell’aria che ricordano un tempo sospeso. Quando non è più giorno e non è ancora notte. Non vorresti mai andare a dormire. E il cuore, che batte così forte! Fuori è sempre più buio. E pauroso. Eppure vorresti uscire, correre, forse volare. I sogni, nascono dai libri che si leggono prima di addormentarsi, prendono vita dalle ninne nanne che rimangono nelle orecchie prima di chiudere gli occhi, dai carrillons che suonano e che stanno sul comodino e che, come le stelle, fanno diventare il buio meno buio e la paura meno paura. Le case sugli alberi di solito le abitano solo i bambini, noi adulti possiamo solo costruirle, e lasciare che vengano riempite di fantasia. Le installazioni sono lettini sospesi e lune e libri della buonanotte, le nuvole cuscini e le stelle piccoli abat-jour. Quando sarai grande solo l’alba e certi tramonti ti restituiranno sensazioni così. Adesso che sei bambino la magia è nel sangue e sulla punta della lingua. Briciole, quasi niente al cospetto della tua fantasia bruciante, che fa paura quanto è potente e ardita. I sogni di un bambino sono la prova che la felicità esiste.
«Ho letto fiabe per i piccolini delle scuole materne e per i bimbi delle elementari. – sono le parole di Ferruccio Filipazzi – Ho raccontato le ansie e le delusioni che accompagnano le giovani vite verso il mondo adulto. Ho narrato pagine familiari per figli, fratelli, genitori, nonni. Ho descritto storie di viaggi, di guerre, di città, di periferie. Da allora non ho più smesso. Perché se grande è il piacere di ascoltare, altrettanto grande è quello di leggere e raccontare!».
VITA DA GATTO!

di e con: Ferruccio Filipazzi
scene e costumi: Tinin Mantegazza
oggetti scenici: Natale Panaro
tipologia: teatro d'attore, d’oggetti con canzoni originali dal vivo
età consigliata: dai 3 agli 8 anni
Lui si chiama Bianco ed è un gatto. Insieme con il papà, che gli insegna le cose fondamentali della vita come il colore ed il ritmo, vive in un brandello d’orto scampato non si sa come al devastante abbraccio di cemento della città. L’orto è di proprietà di un signore chiamato “il Capitano”, che lo cura con passione e vi alleva le sue galline. Ma tutte le cose belle, prima o poi, hanno una fine: l’orto del Capitano viene fagocitato ed inglobato nella città e così Bianco si trova senza casa. Subito dopo si trova anche senza famiglia, perché decide di andarsene solo soletto per il mondo e diventare grande. Cosa che, a volte, può essere dolorosa e pericolosa. Ferito in una battaglia fra bande rivali, Bianco ha la fortuna di incontrare Ferrù, un uomo, ma soprattutto un amico. Grazie a lui, Bianco capisce che cosa significa essere amati e, confortato da questa esperienza che lo ha reso più forte e sicuro di fronte alla vita, continua il suo viaggio per il mondo. Da solo.
“E’ l’avventura randagia di un amico che si porta in giro la sua fiera ed indomita solitudine. In lui gli spettatori bambini si identificano spontaneamente, soprattutto per quella sorta di iniziazione alla vita e al mondo – inevitabile ed esaltante per ogni “cucciolo” – rappresentata dal rapporto col padre e dal successivo distacco”
TE LE CONTO
E TE LE CANTO

di e con: Ferruccio Filipazzi
tipologia: teatro d'attore con canzoni originali dal vivo
età consigliata: dai 3 agli 8 anni
Dateci un parco, un teatrino, un grande albero o una rotonda sul mare e vi regaleremo musica, canzoni e storie per stare insieme, in allegria. E se non c’è un posto bello… pazienza! Facciamo come quando eravamo piccoli che si prendeva una sedia, la si girava, e quella diventava una moto che sfrecciava veloce o un cavallo imbizzarrito da domare. E se mettiamo tante sedie in fila ecco il nostro treno…. tutti in carrozza! Dal finestrino, con gli occhi spalancati, possiamo ascoltare la storia di un bambino che , camminando sempre col naso all’insù, entra nelle pozzanghere e schiaccia le cacche, ma scopre anche che il cielo regala il volo degli uccelli, gli aeroplani e nuvole che giocano a trasformarsi… Alle fermate delle stazioni della fantasia ascolterete il rap del pesciolino Johnny, il blues del Capitano Squalo e la storia di un mio amico che va all’asilo. Ci fermeremo nel paese dei bambini che non vogliono mai andare a dormire e canteremo tutti insieme la filastrocca dei perché. E alla fine andremo tutti a casa, battendo forte le mani, a ritmo, e se qualcuno ci regalerà qualcosa da bere e da mangiare, sarà ancora più bello, perché ci rimarrà un buon sapore in bocca: di storie …. e cioccolato!