Le donne di Caterina Paolinelli
URAGANO

di e con: Caterina Paolinelli
tipologia: teatro d'attore
età consigliata: dai 17 anni in poi
Uno spettacolo tragicomico, che ha come protagonista Caterina: un’attrice squattrinata che ha messo su, con l’obiettivo di portare in scena “L’Uragano” di Ostrovski e debuttare ad un Festival di Teatro, un gruppetto di colleghi e colleghe scalcinati quanto lei. Ma, tra divergenze filosofiche e artistiche e la mancanza di denaro, il gruppo si sfalda e l’attrice resta da sola a maneggiare un testo con dodici personaggi, senza contare avventori e figuranti. Che fare? Arrendersi? Giammai! Animata dal Fuoco Sacro del Teatro l’attrice decide di mettere in scena solo la tragedia della protagonista, nonché sua omonima: Katerina Kabanova. Da qui iniziano una serie di “esercizi” e “tecniche”, al limite del parodistico, per raggiungere la tanto agognata immedesimazione. Assistiamo quindi ad un entra ed esci dal personaggio sempre più serrato fino ad arrivare ad una unione o meglio alla quasi totale coincidenza dell’attrice con il suo personaggio. La separazione ritorna sul finale quando Katerina Kabanova, come da testo, si uccide. Nel mezzo di tutto questo si parla di sesso e del fatto che piace molto anche alle donne, di orgasmi, matrimoni falliti, suocere arpie, diritti del lavoro...
IRIS E LE ALTRE

liberamente tratto dal libro "Eccentrici in guerra" di Andrea Santangelo
drammaturgia e regia: Gioia Battista
con: Caterina Paolinelli
vocalizzazioni: Elsa Martin
installazioni luminose: Veronica Penzo
con il contributo speciale di Anna Kamsha
tipologia: teatro d'attore
età consigliata: dai 14 anni in poi
"Iris e le altre" è un progetto che nasce dall'incontro con Andrea Santangelo, scrittore e storico, autore del libro "Eccentrici in guerra" (UTET). Nella sua collezione di personalità inserisce la storia di quattro donne, quattro combattenti, quattro modi di affrontare la guerra e la lotta per la libertà.
Quattro donne in quattro monologhi da circa 15 minuti l’uno. Quattro donne lontane fra loro ma contemporanee: giovani donne negli anni della seconda guerra mondiale.
Ljudmila Pavličenko.
Una sniper ucraina, una tiratrice scelta, che uccise oltre 300 nazisti durante le sue missioni. Dotata di una ferrea volontà e di una disciplina fuori dal comune, la Pavličenko diventa presto un simbolo, grazie al suo sangue freddo e alla sua determinazione. Eroe dell’Unione Sovietica, viene ferita in combattimento e mandata con altri militari negli Stati Uniti D’America nel 1942 per propaganda e per convincere, attraverso il racconto epico delle loro gesta, la potenza americana a dichiarare guerra al nazifascismo. La sua storia è ammantata di leggenda, e non esiste una versione ufficiale della sua biografia.
Nancy Augusta Wake,
nata in Nuova Zelanda, cresciuta in Australia, naturalizzata inglese, ha vissuto in Francia e ha organizzato alcune delle più riuscite operazioni di spionaggio della seconda guerra mondiale. Come una moderna Mata Haari, al fianco di suo marito, il miliardario Henry Fiocca, e poi successivamente da sola, ha portato in salvo dall’Europa nazista molti intellettuali e politici perseguitati, attraverso la famigerata Pat-Line. Protagonista di missioni spericolate, la Wake è una spia perfetta: avvenente, furba, ironica e impavida, diventa un temutissimo bersaglio del controspionaggio, simbolo di intraprendenza e intelligenza.
Anna Timofeeva-Egorova,
pilota dell’aviazione sovietica, inizia la sua carriera con un biplano conosciuto più per la sua facilità a prendere fuoco che per le sue prestazioni tecniche. In poco tempo riesce a guadagnarsi la stima dei suoi superiori e viene promossa capo di una squadriglia di bombardieri composto interamente da uomini. Catturata dai tedeschi e fatta prigioniera per 6 mesi in un lager nazista, una volta tornata in patria dovrà difendersi dalle accuse di collaborazionismo e ingaggerà l’ultima sua battaglia per la riabilitazione del suo nome e il riconoscimento delle sue azioni e del suo valore.
Iris Versari,
italiana, poco più che ventenne. Partigiana. Nata in una famiglia povera ma di grandi ideali antifascisti, Iris si innamora perdutamente di Sirio Corbari, nome di battaglia Silvio, partigiano e capo della banda «Corbari», con Sirio compie azioni di sabotaggio nel territorio romagnolo, in particolare nel forlivese e nel faentino. La banda del Corbari era nota per le sue beffe ai danni dei fascisti di Faenza e dei paesi limitrofi, per i travestimenti, gli scherzi e le battaglie contro i gerarchi locali. Iris è ricordata per il suo coraggio, la sua devozione alla libertà e la lotta incessante al fianco del suo compagno.
