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Spettacoli

Sperso per il mondo

liberamente ispirato all'omonima fiaba raccolta da Italo Calvino
testo: Cristina Bartolini
regia: Sergio Galassi
con: Cristina Bartolini e Massimo Madrigali
disegno luci: Davide Bagni
scene, oggetti, costumi: Vittorio Marangoni


Toni, giovane figlio di madre vedova, decide di partire e di cercare fortuna altrove: come tutti gli eroi delle fiabe, armato solo delle sue braccia e delle migliori intenzioni, intraprende un lungo viaggio alla ricerca di se stesso e di un posto dove vivere del proprio lavoro. Farà il bovaro, il contadino, ogni sorta di mestiere, alla fine diventerà persino re, assistito da un bue magico e dal suo profondo attaccamento alla terra ed alla natura.
Come dice Italo Calvino: ‘Sperso per il mondo è uno dei maggiori monumenti della narrativa popolare italiana. Il repertorio fiabistico tradizionale è ridotto al mondo dell’esperienza reale del contadino: la questua del lavoro di masseria in masseria, i contratti da capestro, la solidarietà del vecchio animale e la necessità del suo sacrificio ... e il bando per vincere la principessa della costumanza cavalleresca discende ad una prova di forza contadina, non è più un combattimento equestre ma una certa superficie da arare; e i miracoli non possono essere altro che piante che crescono in fretta, frutti fuori stagione oppure la giornata che si prolunga per intercessione del sole, onnipotente signore e amico.’
Tre sono i motivi di interesse che hanno indotto Teatro Evento alla messa in scena di uno spettacolo tratto da questa fiaba: la dimensione di solitudine del giovane protagonista di fronte al mondo pieno di insidie; lo scenario di povertà e fatica che ha contraddistinto l’economia della società italiana fino a pochi anni fa, quando ancora le radici agricole si individuavano negli usi, nelle abitudini e nella cultura della gente comune; l’idea del viaggio, dell’andarsene, come di un male necessario per sopravvivere, allo stesso modo in cui se ne sono andati tanti italiani, soprattutto nel secolo scorso, ma non solo, e come capita ora a tanti uomini e donne che, spersi nel nostro, tentano una via di sopravvivenza.

Per un pubblico dai 7 ai 13 anni